Una proposta diversa dal solito cantautorato pop femminile quello di Elise, intriso di riferimenti ad un immaginario country molto lontano dalla nostra tradizione musicale ed ancor di più da quello della sua terra di origine, la Sicilia. Ma si sa, alle passioni non si comanda né si tiene freno, e meno male, perché al di là dell’apparente velo kitsch che può calare su questo progetto se si considerano le sole prerogative estetiche della giovane Elisa Salvo, i brani che compongono questo album d’esordio hanno una notevole qualità radiofonica e in qualche modo seguono la scia di più famosi fenomeni pop (molto Elisa, un po’ meno Carmen Consoli..).

Buon per lei e per chi cerca nomi nazional-popolari per il mainstream di domani, un po’ meno per noi che ci lasciamo suggestionare da quei paesaggi statunitensi suggeriti sottotraccia dalle chitarre di Giuseppe Barbera (anche produttore), dal banjo di Francesco Frudà e dal violino di Giovanni Alibrandi e che avremmo voluto maggiormente esplorati ed esplosi in chiave roots
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autore: A.Giulio Magliulo

Fonte

ultima modifica: 2019-02-10T16:56:45+01:00 da EnZone Records